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       |  | Chi
        si accorge dell’evento straordinario che viviamo in questa notte
        santa?
 
 
        Allorasi accorse una
        donna che riuniva e viveva in se stessa, in modo sublime, l’amore di
        una vergine e, insieme, l’amore proprio di una madre. Allora se
        ne accorse Giuseppe, uomo silenzioso, operoso, obbediente.Allora
        se ne accorsero i pastori nella loro semplicità povera di cultura ma
        ricca di fede. Oggi a nessuno sfugge che è Natale: è tale il rumore e il chiasso,
        la frenesia, il proposito di divertirsi ad ogni costo cercando forme
        sempre più strane, insolite e anche complicate di divertimento, che non
        possiamo temere che questa data passi inosservata.
 Speriamo non manchino anche i cuori semplici, come quelli di Maria e dei
        pastori, aperti e pronti a recepire l’annuncio di gioia:
 "Oggi è nato per voi un Salvatore";
 pronti a gioire per questo annuncio e per questo fatto, prima che
        per tutto quello che la fantasia umana – mai tanto fervida come nel
        periodo natalizio – escogita e propone a grandi e piccoli.
 Perché di questi cuori, semplici e umili, ha bisogno il Signore per
        nascere ancora anche qui tra noi.
 Non ha bisogno tanto di uomini in festa, ma di uomini che comprendano e
        si lascino conquistare da Lui; non tanto di gente che celebra la sua
        nascita eccitandosi e stordendosi più di quanto non lo sia
        abitualmente, ma di gente che faccia posto al suo Vangelo, alla sua
        legge, al suo messaggio.
 
 
        Oggi è nato per voi un Salvatore.Facciamogli posto
 
 
         Allora facciamoGli posto! FacciamoGli posto
        nella nostra esistenza: certo, possiamo vivere in contrasto con i suoi
        comandamenti, ma il prezzo da pagare prima o poi sarà l’avvilimento,
        la noia, la tristezza, la disperazione, il vuoto interiore.FacciamoGli posto nella realtà familiare: certo,
        siamo liberi di violare le regole inscritte nello stesso istituto
        familiare (fedeltà, indissolubilità, fecondità), ma in tal caso
        andremo incontro a conclusioni tristi, dolorose e a volte anche tragiche
        come purtroppo constatiamo.
 FacciamoGli posto nella scuola: certo, possiamo tentare di estromettere
        il suo insegnamento o i simboli che a Lui richiamano, ma questo
        significa esporre le nuove generazioni al rischio di una vita senza
        persuasioni e senza riferimenti certi.
 FacciamoGli posto nel nostro cuore: certo possiamo riempirlo di idoli e
        signorotti, di chiusure ed egoismi, di durezze e di rancori, ma
        correremo il rischio di ritrovarci senza gioia, senza veri motivi per
        vivere, in un parola: senza vita.
 "Non c’era posto per loro", ci ha riferito l’evangelista:
        questa parola semplice e amara forse tocca anche noi, ora, in questo
        Natale. Ma siamo ancora in tempo per cercare di fargli posto. Tutti.
        Perché Egli è disceso dal cielo per tutti.
 
 Oggi è nato per voi un Salvatore.E' nato per chi crede, ma anche per chi è distratto o non crede
 Non solo per i credenti, ma
        anche per quelli che non credono o credono di non credere; non solo per
        chi è fedele all’appuntamento domenicale con il Signore, ma anche per
        chi ritrova oggi, per una volta, la strada della chiesa e decide, per
        una volta, di dare un po’ d’attenzione e un po’ d’amore a Colui
        che è disceso dal cielo anche per la sua salvezza; non solo per chi si
        interroga quotidianamente alla luce della sua Parola, ma anche per chi
        vive abitualmente distratto, restio ad occuparsi di Dio, magari un po’
        timoroso delle sue richieste ed esigenze.
 Facciamogli, dunque, posto. Tra l’enorme, a volte esagerato,
        consumistico scambio di regali, forse l’unico che resta fuori dal
        "giro" è proprio Colui nel cui nome facciamo festa, per la
        cui nascita ci rallegriamo e ci scambiamo auguri e doni.
 Cari amici: possiamo farGli il regalo di un posto nel nostro cuore e
        nella nostra vita? Possiamo offrirGli un posto stabile e senza sfratti?
 Che la nostra risposta in questa notte santa e ogni giorno della vita
        sia un "sì" pronto, schietto e vero, senza ripensamenti.
 Non ce ne pentiremo.
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