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Un incontro organizzato da Quaderni Bellunesi e Circolo Antonio della Lucia
Come si costruisce un partito. Le regole.
Il Verbale conclusivo e provvisorio

 

 

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La  realtà politica provinciale

In provincia i partiti sembrano privi di qualsiasi consistenza politica salvo, forse, nel momento  elettorale, quando sono chiamati, per dettato costituzionale a presentare le candidature. Un vulnus alla democrazia perché proprio per quasto impegno dovrebbero  incarnare, come il frutto di un processo culturale e democratico, le prospettive, i progetti di crescita economica, sociale e culturale del territorio nel medio periodo. 

Le responsabilità degli eletti

Diversa sarà la responsabilità degli eletti nelle istituzioni in forza di quei progetti e di quelle prospettive: loro compito è di bilanciare i progetti del partito di appartenenza con le possibilità concrete dettate dal bilancio delle istituzioni che vanno a governare, ma anche ristrutturarli mediando con gli altri partiti, con la società civile, con i portatori di interessi e prospettive diverse.
I partiti dunque come soggetti primi di democrazia e portatori di progetti e di interessi della società: ma come garantire questo processo?


Due tesi a confronto


Si sono confrontate due tesi:
La prima indicherebbe nelle "primarie" la soluzione dei problemi. Al popolo è riservato il potere democratico. Soluzione tipica americana dove i partiti sono, di fatto, comitati elettorali (d'altronde come oggi da noi), ma dove il potere della società civile non è neppure confrontabile con la nostra, per storia, qualità, stratificazione  nella società. Da noi la democrazia sarebbe esercitata solo nel momento elettorale.
La seconda tesi guarda al rafforzamento dei partiti anche attraverso l'incompatibilità formale tra chi è eletto nelle istituzioni e chi è chiamato a reggerne le sorti in un processo continuo di democrazia esercitata nella gratuità. Partiti, quindi, fortemente strutturati, non gestiti dalle "scartine" o da chi, sedendo nelle istituzione, finisce per annichilirli in forza di obiettive altri.

Quaderni Bellunesi
Belluno 27 gennaio 2010


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