QB  Quaderni Bellunesi      Belluno in libreria

Tutte le novità librarie sulla provincia di Belluno

  
Home page | Quaderni Bellunesi | Terra Nostra |     Contatti |  Cerca 
           

 

Le ULSS sono solo luoghi occupazioni ove mietere consensi politici 
Misfatti e banalità sulla pelle dei cittadini
Due interviste "esemplari" del Gazzettino a  Dario Bon e Guido Trento 

 

Altri Articoli

La salute in montagna2


Misfatti e Banalità
Sulla pelle dei cittadini

Ho paura.
La questione
dei piccoli
ospedali

I medici di famiglia

La salute in montagna

La sanità
nel Veneto

Feltre -Belluno
I numeri 
della Sanità

Ospedali
Il piano nazionale

Lettera aperta
Al direttore Generale
ULSS Belluno

Un manifesto
 "per il coraggio di vivere e di far vivere"

Gli articoli di Salute

Tutti gli Articoli

 

 

Ha ragione Dario Bond! Pensandoci bene  una politica di risparmio ha ampi spazi di attuazione, ad esempio, diminuendo  le analisi diagnostiche, facendo meno prevenzione, mandando i malati negli ospedale di eccellenza di Treviso o Padova, che diamine! 
(Noè Zanette)
.
Dal Gazzettino del 25 marzo 2008

Per difendere l'Ulss 2 è pronto a tutto. Il consigliere regionale Dario Bond questa volta è deciso ad andare fino in fondo. Costi quel che costi. La proposta del collega leghista Giampaolo Bottacin di far condividere alle due aziende sanitarie bellunesi il direttore amministrativo Gianluigi Barausse (Ulss 2), lo ha mandato su tutte le furie.
«Bisogna capire - tuona Bond che se iniziamo in questo modo faremo solo il gioco di chi ha già deciso che in provincia di Belluno due Ulss sono troppe e quindi bisogna avviare l'accorpamento. Naturalmente in questo gioco al massacro la parte della Cenerentola la farà Feltre perdendo l'autonomia e, via via servizi e reparti. 
Non possiamo mollare, la posta in gioco è alta».
Domanda -  La proposta Bottacin parte da una considerazione di tipo economico. Un solo direttore amministrativo e un risparmio di 120 mila euro annui. Sulla carta un'idea da non bocciare?
«Non dobbiamo fermarci alle apparenze, tagliamo ora 120 mila euro e poi la cesoia continuerà il suo impietoso lavoro. Via i rami ritenuti "secchi" e giorno dopo giorno le due Ulss da due passeranno a una che, naturalmente avrà sede a Belluno».
Domanda Le sue prossime mosse?
«Mi batterò fino alla fine per salvare l'azienda feltrina, non è una questione di campanile, ne va della forza della sanità feltrina Santa Maria del Prato e ospedale di Lamon compresi».
Domanda Come intende quindi moversi?
«Prima cosa dicendo no con forza ad un direttore amministrativo a scavalco. 
Gianluigi Barausse a "metà" tra Feltre e Belluno e poi si passerà ad un direttore sanitario unico per arrivare al direttore generale. Bisogna capire che è arrivato il momento di far saltare le maschere di chi vuole camuffare l'operazione "Barausse" come una semplice questione economica. 
Questa volta bisogna battere i pugni ma forte e, se non basta andare in piazza e io sarò alla testa della protesta. Alzerò la voce come aveva fatto tempo fa il mio predecessore Floriano Pra. Se in provincia di Belluno ora abbiamo ancora due Ulss è molto merito suo, della sua battaglia. Io continuerò sulla sua strada»

Il Gazzettino per Dario Bond
25 marzo 2008

Anche per Guido Trento i malati stanno da un'altra parte.
Si provi a sostituire la sigla ULSS con " Birreria Pedavena" e il discorso non farà una piega. Il problema è sempre lo stesso: l'obiettivo principe non è la salute dei cittadini, ma  acquisire o conservare i voti.
(Noè Zanette)
.
Dal Gazzettino del 26 marzo 2008

Il caso Barausse infiamma gli animi.
«Adesso basta! È arrivato il momento di dire tutta la verità e di non lanciare allarmi sparando contro i fantasmi. Se l'Ulss 2 è in pericolo è solo colpa del Centrodestra che comanda in Regione. Da tempo chiedo - tuona il consigliere regionale del Pd, Guido Trento - che le nomine dirigenziali delle Aziende sanitarie locali tengano conto delle indicazioni della Conferenza dei sindaci. 
Un modo per tutelare il territorio e salvare la sanità.
 
Parole all'aria, bruciate da logiche che non sono le mie ma fanno parte, invece, del gruppo di cui fa parte integrante lo stesso consigliere del Pdl Dario Bond».
Domanda Consigliere Trento, quindi, l'allarme lanciato dal suo collega Dario Bond deve essere rimandato al mittente?
«Certo. Mi spiego meglio, da tempo in Regione ho proposto che gli uomini chiave delle Ulss vengano decisi e avallati dai sindaci della zona e questo dal Centrodestra non è mai stato accettato e questo è il risultato sotto gli occhi di tutti».
La forza della nostra sanità è dettata dalla territorialità che permette anche ad aree piccole come la nostra di mantenere l'autonomia. In caso contrario addio Ulss 2».
Domanda Un progetto ambizioso?«Un progetto che ci è stato "copiato" anche dalla Svezia. Al paziente corrisponde una "cartella unica" che lo segue dall'ospedale sul territorio che deve essere in grado di seguirlo e rispondere alla sue esigenze. Solo una sanità "localizzata" lo può fare. Altrimenti salta tutto. Se la Regione continuerà a seguire le logiche messe in atto dal centrodestra è sicuro che l'Ulss 2 chiuderà, ma in quel momento nessuno venga da me a piangere.
  La strada da seguire l'ho indicata...»

Il Gazzettino per Guido Trento
26 marzo 2008

Info@quadernibellunesi.it