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Il dibattito ospitato dal Gazzettino su cattolici e politica
Noè Zanette:
Il vero male è l'individualismo sfrenato che isola l'uomo e distrugge la comunità

 

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Il  Gazzettino
su Cattolici e politica

Marco Perale:
La fiaccola del
cattolicesimo
democratico

Donatella da Corte:
Il cattolicesimo
non è un supermercato

I cattolici di sinistra:
IL nemico
 è
il liberalismo sfrenato


Noè Zanette
il nemico
 è 
l'individualismo sfrenato


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per un sindaco 
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Parlamantare di F.I


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del Grappa
Forza Italia
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Magdi Allam 

1°: Oriana Fallaci

2°:
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detto XVI.. detto XVI..

3°: Terrorismo...
.

La ristorazione.
Belluno tra stelle e mediocrità


L'Ampi contro
Berlusconi

Tutti gli aricoli

 

 

 

Caro Gaetano de Benedectis,
in merito al dibattito su "cristiani e politica" aperto sul Gazzettino da Donatella da Corte e alla risposta che tu insieme ad altri le avete riservato, mi piace, a mia volta, chiamarti direttamente in causa e per l'amicizia che ci lega e per la lunga e comune appartenenza alla casa e alla scuola della CISL per dirti quanto sia importante che le diverse sensibilità ecclesiali e politiche che animano il mondo cattolico bellunese possano dialogare e confrontarsi.
Importante, ma arduo dentro la Chiesa, forse impossibile negli spazi della politica. 
Ci consideriamo tutti buoni, buoni cittadini, buoni cattolici: tu sai quanto sia difficile convertire i " buoni" e senza la conversione del cuore non si va da nessuna parte.
D'altronde non viviamo sensibilità diverse o plurali, ma siamo semplicemente tornati a Babele.
 Gli orizzonti, i traguardi non sembrano più comuni. 
Cristo non è più la resurrezione, la via e la vita per tutti i credenti. 
Non lo è più la Sua Chiesa.
La politica, come conquista del potere, ridotta alla conquista del potere, fa premio su tutto e tutto corrompe; gli anatemi si sprecano; i retro-pensieri emergono, la ferocia intellettuale si palesa:e tu citi e scrivi :
" Se i principi e le scelte religiose diventassero legge imposta agli altri, avremmo un totalitarismo religioso non dissimile, almeno nelle dinamiche di fondo, dai tanto esecrati atteggiamenti teocratici ed integralisti di altri ambiti religiosi" (Enzo Bianchi in La differenza cristiana)."
Chi non la pensa come come il "priore" rappresenta un potenziale pericolo per la società, è "già anche se non ancora" integralista, è sicuramente reazionario. Il dialogo, il riconoscersi!
Hai scritto, ancora, " Il liberismo senza freni e senza regole che sta distruggendo interi continenti, il dio denaro che sta uccidendo le coscienze e le famiglie, il nuovo potere della televisione che impone i suoi modelli negativi a tutti i nostri figli.
L'impegno del cristiano in politica è rompere, per primo, il silenzio incoerente che da molti anni asseconda questi idoli"
Rivendichi né più, né meno, uno stato etico anche se con parole imbevute di buoni e lodevoli propositi.
No! non ci sto.
Io credo che la libertà sia il primo e il più grande diritto di ogni persona a qualunque latitudine appartenga.
Credo che la libertà si nutra della "verità" in ogni modo cercata.
Credo che la libertà si esprima nella persona che ha un senso acuto del dovere verso la comunità di cui è parte: dovere verso i figli, dovere dei docenti di educare i ragazzi, dovere di ognuno di contribuire al bene comune.
Credo che la libertà si leghi in maniera indissolubile ad una prassi di profonda sussidiarietà
Credo che il "liberalismo senza freni" di cui parli risieda in un capitalismo che non si regge sul mercato, ma sul baciare le pantofole del potere politico, sul corrompere il sindacato, sullo sperperare le risorse, producendo quell'intreccio incestuoso che spesso abbiamo visto tra grande industria, grandi banche, parte del sindacato e grande stampa (e partiti) di sinistra, tante volte, ma troppo sottovoce denunciato in CISL.
Credo che sia necessario lavorare, impegnarsi perché la politica riconosca alle cosi dette "Partite Iva", alla piccola e media industria e ai lavoratori in essa impegnati, non solo il debito per i risultati economici prodotti e di cui in larghissima parte gode il paese, ma anche la cultura di cui sono portatrici.
 Senza questo processo la nostra democrazia resterà monca, inconsistente.
Credo che sia necessario non impegnarsi, ma scegliere gli ultimi come cartina di tornasole del nostro operare: le immense risorse sprecate o rese improduttive nella struttura dello stato, della regione e del comune sono risorse prelevate dalle tasche degli ultimi.
 Le gratuità di cui godiamo in alcuni servizi pubblici sono pagate dagli ultimi: quelli che non hanno rappresentanza o non possono scendere in piazza.
Credo la pace. 
Per questo condanno senza se e senza ma il terrorismo. 
Ma sarebbe vana la mia condanna se non sapessi accogliere la vita nascente, proteggere quella più debole che mi urla a fianco la sua disperazione, se non sapessi tracciare un solco profondo a difesa della famiglia e non mostrassi un viso di pietra a chi vuole scardinarla. I primi baluardi della pace!
Tanto altro sarebbe da dire, questo ti ho detto per marcare la mia scelta nel Centro Destra.
Su tutti i punti, su ogni punto la sinistra nella sua ventennale gestione del comune di Belluno ha fatto scelte del tutto contrarie e non mi sembra proprio siano in cantiere indirizzi diversi. Anzi!
Ma voglio chiudere con la speranza di un lavoro da fare insieme" facciamo riemergere "il bene comune" come fondamento di ogni azione politica. 
L'idolo da abbattere è" l'individualismo senza freni" che isola e distrugge, che dà come risultato del "bene comune" la somma indiscriminata di diritti soggettivi, che pretende di certificare per legge i propri impulsi libidinosi (ancora lo stato etico), che mette in crisi le basi della vita associata, che ha nel "cattolico" il nemico da abbattere
Lascio per ultimo una breve considerazione sull'asso che hai lanciato sul tavolo. Enzo Bianchi. Priore di Bose. 
Ti invito a rileggere "la differenza cristiana" accompagnando questa lettura a quella degli scritti di Benedetto XVI . Potresti incominciare dalla colossale lectio magistralis di Ratisbona. 
Scoprirai una una differenza abissale.
Un abbraccio
Noè Zanette
Presidente del Circolo Antonio della Lucia 

info@quadernibellunesi.it
  

Difficile 
convertire i " buoni"
Ma senza 
la conversione del cuore 
non si va da nessuna parte.

Cristo non è più la resurrezione, la via e la vita per tutti i credenti. 
Non lo è più la Sua Chiesa.

Anatema
per chi non  condivide il vangelo  
 di Enzo Bianchi.
Ma questo non è dialogo,
non è riconoscersi
parte della stessa chiesa

La vita umana non può acquistare peso e spessore da   decisioni politiche imposte da ventate moralistiche 

IL bene comune è
Verità
Libertà
Sussidiarietà
Federalismo
 

Il Liberalismo senza freni  risiede in un
capitalismo fondato sul debito e su un perverso intreccio politico  tra banche
grande industria, parte del sindacato  e giornali

Il popolo del mercato fatto di  professionisti,
imprenditori
artigiani,commercianti e loro collaboratori
  è
  il cuore pulsante della nazione

Lobby di ogni genere,  i garantiti, 
i nulla facenti gozzovigliano 
  sulle spalle dei poveri.

Centro Destra 
è
Libertà,
responsabilità e pratica del bene comune

No all'individualismo sfrenato giunto a pretendere
di certificare 
per legge  tutte le varianti del proprio erotismo
  come forma matrimoniale

 


QB 

Quaderni Bellunesi. Laboratorio di cultura e politica della provincia di Belluno

Realizzato con la collaborazione del Circolo Culturale "Antonio della Lucia"