| 
           Altri Articoli 
           
          
          Comune di
          Belluno 
          Deludente il Consiglio Comunale 
          del 2.07.07 
          
           
          
        Una Campagna  
        elettorale 
        indecente  
        e
        scandalosa 
          blocca il Sindaco Prade 
          
         
          Infortuni
          sul lavoro: 
          Compito della Politica 
           
          Le Primarie del Centro Sinistra a Belluno 
           
          La corsa verso 
          Bolzano di Cortina 
          Nomi e cognomi di 
          un disastro annunciato. 
           
           
          Il 
          Gazzettino 
          su Cattolici e politica 
           
          
          
          Marco
          Perale: 
          La fiaccola del 
          cattolicesimo 
          democratico
           
          Donatella
          da Corte: 
          Il cattolicesimo 
          non è un supermercato 
           
          I cattolici di sinistra: 
          IL nemico 
           è 
          il liberalismo sfrenato 
           
          Noè Zanette 
          il nemico 
           è  
          l'individualismo sfrenato 
           
           
          
          
        Enti
        Inutili. 
        Le
        comunità montane della Val Belluna  
         
        
        
        Montagna Montagne 
         
        
        Lettera aperta a 
        Oscar de Bona 
         
        Feltre 
        Ascensori per il Centro Storico 
        Lettera aperta a 
        Nino Bonan
         
        
         
        Feltre 
        Il No! di Nino Bonan 
        agli ascensori 
         
        
        Il Ruolo del Sindaco 
        Intervista a  
        Loredana Barattin 
         
        
        Identikit 
        per un sindaco  
        
        
        
            B.I.M. 
          La classe dirigente che fu 
         
        Maurizio
        Paniz 
        Parlamantare di F.I 
         
        Loris Scopel 
        Sindaco di Seren 
        del Grappa 
        
        
        
        
        Forza Italia 
        Un partito in costruzione
        
        
        
           
         
        
        
        Magdi Allam  
        
         
        
        1°: Oriana Fallaci 
         
        
        2°: 
        
         Benedetto
          XVI.. detto
          XVI..
         
         
        
        3°: Terrorismo.... 
        
         
        
        La
        ristorazione. 
        Belluno tra stelle e mediocrità 
         
        L'Ampi contro 
        Berlusconi
        
          
           
        Rifacciamo
        le 
        Comunità Montane. 
        Ordine del Giorno 
        del Circolo 
         A.della Lucia 
        
         
        
        
        Gli articoli di politica
         
         
         
          
         
        
         
          
        Tutti gli aricoli
           
            
           
            | 
       | 
      
         Una
        classe politica inadeguata 
        facciamo nomi e cognomi 
        
        In provincia dilagano le richieste di referendum trascinate dal caso Lamon
        di cui già si è interessato  
        
 "Quaderni Bellunesi"   
         
Si sprecano i referendum per passare a quell'Eldorado chiamato "
Bolzano" che abbaglia  quasi tutti i comuni  confinanti. 
E' conseguenza chiara ed inequivocabile  della incapacità della nostra classe politica di
rappresentare gli interessi della provincia.  
        Incapacità di proposta e mancanza
totale di autorevolezza.  
Per essere chiari quando parliamo di classe politica intendiamo dire Oscar de
Bona, Reolon , Guido Trento, i sindaci che in questi ultimi 20 anni hanno
governato il comune di Belluno, Fistarol in testa, i presidenti delle comunità
montate, i sindaci di quei comuni protesi a far il salto verso Bolzano. 
Volutamente non abbiamo messo in questo magnifico mazzo di capitani di lungo
corso, le responsabilità  
        di Floriano Pra, Maurizio Paniz,e Giampaolo Bottacin. 
        Vedremo e vedranno. 
        A tutti, comunque,ma non a Bottacin, dobbiamo dire di aver mancato al preciso dovere
        istituzionale di  
 rendere edotta la popolazione, fino all'ultimo cittadino, di come il
Bellunese sia figlio di un dio minore, di come il divario tra quanto riceve
dallo stato il cittadino di Bolzano rispetto  a quello  
Bellunese  sia scandaloso, di come 2600 euro annui pro capite, rispetto a
9700, siano frutto di uno stato che ha fatto del ladrocinio verso i poveri il
criterio della propria condotta.  
Perchè queste cifre, che pur da anni "Quaderni" denuncia, non sono
esposte in ogni angolo della nostra provincia?   
Questo nascondimento manifesta  solo la coda di paglia dei nostri politici,
        manifestata vieppiù con l'arrivo a Belluno di Enrico Letta per la
        chiusura della campagna elettorale del Centro Sinistra. 
        Sergio Reolon e Guido Trento lo hanno invitato senza avere uno straccio di proposta seria e percorribile da avanzare, costringendolo così
        ad una proposta improvvisata ed indecente. 
        
        Cortina reagisce come Lamon 
        Intanto
anche Cortina si sta allenando per il grande balzo verso Bolzano con presupposti
teorici che fanno però rabbrividire. 
L'unione con Bolzano è chiesto  in forza di  un'antica  storia asburgica: 
 possiamo gridare sui tetti che le scelte politiche non possono essere
fatte sull’onda delle nostalgie della storia passata? 
 Lo gridiamo noi di "Quaderni" che a lungo abbiamo protestato contro quel presidente 
che non ha inteso scrivere, nello statuto della provincia,  che Cortina era (ed è) il
punto di forza di questa nostra terra  a vocazione turistica! 
        Ragioni storiche inconsistenti e culturalmente
        sbagliate  
Del resto il periodo asburgico  scelto ideologicamente e intonato a uno
sterile rimpianto non  tiene conto della condizione di minorità in cui
versava la valle di Ampezzo all’interno dell’antico Tirolo (li chiamavano
con spregio “Walisch”) e della posizione
di ponte verso l’area veneta che comunque ha sempre avuto, mantenuto e difeso. 
        I
secessionisti decantano i 500 anni di felice dominazione asburgica quando in 
realtà furono 407 (1511-1918, con parecchie parentesi) e dimenticano che in
questi  Ampezzo ebbe il privilegio di mantenere gli statuti regolieri
ereditati dal Cadore, restando a lungo come unica comunità a mantenerli:
significativo paradosso della storia! 
        Inoltre
fino al 1751 Ampezzo rimase ecclesiasticamente con Aquileia e poi con Gorizia e
quindi con Lubiana fino al 1789, quando passò con Bressanone. 
         Quindi in questi
407 anni non è tutto “asburgico” quello che luccica! 
        Una
        retorica nazionalista fuori del tempo e pericolosa 
        
        Desta ancor
più preoccupazione  la retorica che chiama a raccolta la “diaspora
ladina” con un linguaggio dal sapore tutto  ideologico, tant’è che il
cortinese  si capisce meglio con un cadorino che con un gardenese o un
badiotto. 
        Questa
stessa retorica, poi, urta o offende chi, venuto da fuori, ormai è cittadino a
tutti gli effetti di Ampezzo e magari da anni si impegna con passione per la
crescita di questo paese. 
Questa retorica nasconde un sentimento xenofobo verso i “foresti” , attualmente maggioritari nel tessuto di Cortina.  
 E val la pena di
chiedersi: una volta ricongiunta la diaspora ladina, questi “foresti”
saranno minoritari e potranno chiedere tutela?  
        È
l’aspetto che più fa paura, perché in fondo ha radici ideologiche razziali:
quando si invoca il ricongiungimento “con i fratelli ladini” oltre il
confine, senza vedere più le ragioni dei fratelli che ti stanno accanto, si
arriva al nazionalismo! 
 Speravamo davvero che frasi come queste potessero restar relegate in
ingloriosi decenni del secolo scorso! 
        Le risentiamo, tra l'altro, da chi
non sa o non ne tiene conto, e sarebbe ancor più grave,
che il trattato De Gasperi-Grüber
esclude dai noti privilegi eventuali nuovi territori che dovessero aggregarsi
alle due Province autonome. 
         
        info@quadernibellunesi.it      | 
       | 
      
           
        Comune di Lamon 
          
        Oscar De Bona 
        Presidente per tanti anni della
        Provincia di Belluno.   
        Se ha lasciato un'eredità 
         non è stata raccolta  
          
        Guido Trento 
        Un attivismo sfrenato. 
        Mai una visione d'insieme credibile per la soluzione dei  problemi
        della provincia.  
        Strenuo oppositore degli  
        degli interessi del Veneto e di Belluno nella campagna referendaria 
        per la nuova costituzione 
          
        Sergio Reolon 
        Presidente della provincia. 
        Si ricordano inutili e continue battaglie politiche  
        contro la Regione Veneto 
        Strenuo oppositore degli  
        degli interessi del Veneto 
         e di Belluno 
         nella campagna referendaria 
        per la nuova costituzione 
          
        Maurizio Fistarol 
        già sindaco di Belluno. 
        Strenuo oppositore degli  
        degli interessi del Veneto  
        e di Belluno 
         nella campagna referendaria 
        per la nuova costituzione 
          
        Cortina D'ampezzo 
        Le colpe ( gravi della classe politica bellunese) non giustificano la
        scelta di passare con Bolzano. 
        Neppure dal punto di vista economico. 
          
        Giampaolo Bottacin. 
        Come Maurizio Paniz, il consigliere regionale della Lega 
         ha semplicemente capito che "l'autonomia" della
        Provincia, se vuole essere vera, deve basarsi  su risorse proprie  
        e si rivendica per gestire una ricchezza già posseduta. 
        In sintesi se si ama il proprio territorio
  |