| 
         Altri articoli 
         
        
        Cronaca politica due:dalle balle di Trento-Bond 
        alla scuola 
         
        
        La montagna disattenta: 
        Lettera all'amico del popolo 
        
         
        
        Agenda del sindaco di Belluno: due incontri con il Direttore dell'ULSSn1 
        
         
        
        Partiti una cricca al potere: qualche idea per una democrazia più
        compiuta 
        
         
        Secessione: 
        un gesto disperato e il fallimento politico di Bond,Trento e Reolon. 
        Lectio Magistralis 
          di 
        Franco Posocco 
         
        Già
        e non ancora 
        L'agenda del 
        Sindaco di Belluno
    
        
         
        Ora
        Basta 
        Lettera Aperta al Sindaco di Belluno
        
 
        Sappada 
    Il referendum. 
    Bottacin e gli altri 
        
         
        La casta, le Comunità Montane e
        i piccoli comuni 
         
        Le  C. M. come antidoto 
        Intervista a Werner
        Baetzing
        
         
         
        
        Frammenti
        di  
        cronaca
        politica del bellunese 
         
        
        Don Floriano Pellegrini. Dividere la provincia 
         
        Identikit 
        per un sindaco  
         
        
        
        Provincia. 
        comunità Montane.  
        Piccoli comuni. 
         
        Nel Silenzio 
          di Antonio Ciotti 
          Sindaco di Pieve 
          interviene 
          Bortolo Mainardi 
         
          
        Lettera
          aperta 
          al sindaco di Pieve di Cadore 
         
          
          IL
        contrasto tra la Lega e il Sindaco di Belluno 
         
        Una  spaventosa
        possibilità sull'accordo De Gasperi - Gruber 
         
        A Cortina   un referendum per approdare a
        Bolzano  
         
        IL tema
        degli "ultimi" ci appartiene 
         
        
        
        La
        comunità montana dell'Alpago ancora senza giunta. 
        Loredana Barattin 
        
         
    
        Gli
        articoli di 
        politica 
         
        
        Tutti gli articoli
           
      
        | 
       | 
  
      
         Agosto e settembre 2008
 
         
        Sergio Reolon  Presidente della Giunta
        provinciale minaccia la Regione Veneto con azioni giudiziarie. 
         Leggiamo la notizia come
        " presa d'atto" del
      Presidente  del suo fallimento politico.   
      Sergio Reolon doveva rappresentare gli interessi dei cittadini della
      provincia nei luoghi istituzionali dove è gestito, per volontà popolare,
      un  potere che può influire sulla loro vita. In regione
      prioritariamente.  
      Suo dovere, compito  e responsabilità era quello di costruire 
      un consenso maggioritario tra i consiglieri regionali affinché
      fosse  resa giustizia ai cittadini della provincia in atavica
      difficoltà.  
      Questo gli avevano chiesto i cittadini!  
        Questo non è stato capace di fare! 
        Ci dispiace! 
        .  
      
      Le
      balle di Trento e Dario Bond 
      . 
      
      Tra i
      consiglieri regionali Dario Bond e Guido Trento è evidentemente in corso
      una gara per conquistarsi la benevolenza dei giornali locali; entrambi
      spasimano perché il rispettivo marchio appaia ai lettori come decisivo
      nelle iniziative regionali a favore della provincia: a volte sono
      contributi che paiono un pronto soccorso per garantire alla festa del
      paese di non mancare la tradizione, a volte, a sentire i consiglieri,
      suonano, invece, come interventi strategici per lo sviluppo di questa o di
      quella parte del territorio provinciale. 
      Balle!  
      Sono comunque e soltanto briciole offerte dalla Regione perché il
      presidente è un uomo di mondo e sa che qualche contentino va distribuito,
      a pioggia, ai consiglieri di maggioranza come a quelli di minoranza. 
      Se un intervento fosse  veramente strategico la comunicazione, si
      può essere ben  certi, porterebbe la firma di Galan, Presidente
      della Giunta Regionale, o di un suo assessore. 
      (Più volte abbiamo criticato in Quaderni la
      politica di Sergio Reolon,Guido Trento, Dario Bond, Oscar de Bona, più
      volte ho chiesto loro di replicare:  hanno promesso, ma è stato poi
      silenzio! Noè Zanette).   
      .
       
      Da
      F.I. senza colpi in canna alle fatiche del Sindaco nel comune capoluogo 
       Forza Italia é del tutto assente in consiglio
      comunale. 
      Non una proposta, nessuna iniziativa di rilievo. 
      Non  meraviglia! 
       Prima delle elezioni  non si è incrociato un solo esponente di
      questo partito, poi finito in Consiglio Comunale, che tifasse apertamente
      Berlusconi: le proposte del Presidente di Forza Italia  avrebbero
      dovuto sempre essere rettificate. 
      Questa mancanza del senso di appartenenza, diventato cronico in
      Consiglio Comunale, porta ogni consigliere a pensare per sé e alle proprie
      prospettive di carriera politica.  
      Ma così la politica degenera. 
       Il bene comune esce da ogni obiettivo e la barca del comune rulla
      paurosamente. 
      E il Sindaco fatica, consolato da un PD in piena asfissia, senza idee e
      incapace di una opposizione seria. 
      . 
      Le
      "grida" di un gallo senza attributi. 
      A proposito del documento unitario tra associazioni imprenditoria  e
      sindacali del 2 settembre. 
       
      Autonomia della provincia: ci mancava solo un
      documento unitario delle associazioni imprenditoriali e sindacali. Oggi è
      cosa fatta!  
      Pura testimonianza di insipienza e di incapacità. 
      Non solo i politici, non solo le associazioni imprenditoriali, ma neppure i
      sindacati sono riusciti a tessere quella rete fatta di strategia politica
      e di consenso che doveva unire le genti della montagna veneta  in un
      patto di solidarietà costruito attorno alla forza della propria
      rappresentanza, irrobustita dai beni materiali, spirituali e sociale di
      cui la montagna e solo la montagna è portatrice: ambiente, acqua, aria,
      energia pulita, una cultura di solidarietà, capacità umane e
      imprenditoriali sperimentate e di prim'ordine. 
      Incapacità di fare e soprattutto di pensare! 
      E allora ecco le "grida"  
      
      Ma è una costante il fatto che solo  "idee
      collettive" di bassa lega riescono a trovare consensi unanimi 
      . 
      
      
      Ottobre 2009 
      I Baroni portano in piazza gli studenti.  
      E la sinistra si accoda  
      
      Un viatico e momento di autorevolezza, per qualche insegnante, 
        di sofferenza per altri che ogni giorno possono testimoniare lo sfacelo
        cui é arrivata la scuola. La "storia" ormai ha
        sufficientemente certificato il "danno"
        morale,civile,economico, che la scuola ha inferto agli studenti e
        all'Italia  dal 1968 ad oggi. Le statistiche dell'OCSE lo
        testimoniano solo in parte. 
      De seguito solo poche domande per dire come né i "baroni" né la
      sinistra,né alcuni sindacati hanno le "referenze" necessarie per parlare di scuola. 
        1 - Chi ha preteso  le promozioni di massa, provocando un vero
        "vulnus" alla popolazione meno abbiente? 
        2 - Chi ha trasformato la scuola in "un luogo occupazionale"
        togliendo così le risorse necessarie per  pagare meglio  gli insegnanti,
      per offrire strutture didattiche più efficaci, per incentivare la ricerca? 
        3 - Chi ha sempre impedito  un processo che  premiasse  
      il merito nel corpo insegnante, da introdurre anche solo in via
      sperimentale ? 
          4 - Chi ha permesso agli studenti di  perdere il senso del
        loro ruolo e del dovere che devono alla società di studiare, studiare,
        studiare a scuola come a casa? 
        5 - Chi ha permesso ai nostri ragazzi di perdere il senso dell'autorità
        di cui sono investiti gli insegnanti? 
        6 - Chi ha permesso e permette un certo lassismo nella classe docente? 
        7 - Chi ha impedito che la scuola e gli studenti si aprissero al mondo
        dell'industria e dell'economia. 
        8 - Chi nel sindacato si è sempre opposto ad una politica salariale per
        privilegiare la politica della "prima parte" dei contratti che
        da potere al sindacato, ma meno soldi ai lavoratori? 
        Domande dal basso che investono la responsabilità di noi genitori
        bellunesi  come del resto d'Italia 
      .
         
        Ancora sulla
        scuola: quella di montagna 
          
      
        Sospiro di sollievo di sindaci, di onorevoli, di assessori. Le scuole
        dei piccoli paesi di montagna resteranno: una manciata di voti alle prossime elezioni
      politico-amministrative è garantita o sarà possibile conquistarla. 
      Sulla pelle dei ragazzi che
        abitano la montagna. 
        Vorremo dire, ci sentiamo di dire: Vergogna! 
        Se per questi paesi di montagna non c'é un progetto (parliamo
        soprattutto di elementari ,quindi di responsabilità dei sindaci)
        che  possa rendere la loro scuola  migliore, per
        l'educazione-istruzione che può offrire ai ragazzi, di quelle dei
        centri più grossi è dovere morale dei Sindaci chiuderle! 
        . 
      
       20 dicembre 2008 
      
        
 
        Oggi ho finito di leggere 
       "Semaforo
      Rosso"
      
      
        di Bortolo Mainardi. 
      
      
         
        Ha scritto Francesco Cossiga nella prefazione: " Il lavoro di
        Mainardi invita a riflettere offrendo dovizia di materiale e spunti di
        riflessione. 
        Il suo testo merita a un tempo larga diffusione tra il pubblico e la
        specifica attenzione di quanti hanno il compito di decidere." 
      Non si può dire
      di più ne meglio, se non immaginare un grande semaforo verde per Bortolo
      Mainardi: ritorni a fare politica attiva! 
      . 
      
      
         
      
        
      
      
         
                  
         
       Info@quadernibellunesi.it      
       |