Quaderni Bellunesi
Laboratorio di cultura e politica della provincia di Belluno
anno 2024 | numero 76 | febbraio
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L'oltraggio a Piazza Duomo
Belluno

Un oltraggio, con la pista di ghiaccio, ben delineato nei suoi motivi di fondo dal passo che ho trascritto dal romanzo storico “La rivolta” di Clara Dupont-Monod
“Si ama una terra perché le si è estranei. E io lo ero. Il nuovo venuto sente gratitudine verso il paese che lo accoglie e cerca di capirlo. Lo ascolta negli angoli più sperduti. Nessuno conosce bene un luogo quanto un intruso.
Il nativo non può misurare la propria fortuna.
Si comporta da padrone. Si lamenta. Tutto gli sembra un diritto e non una fortuna.
Quando ho messo piede in Aquitania, sinceramente, ho provato quella esaltata riconoscenza. Lo vedevo più forte con regole nuove. Era una minaccia volere l'Aquitania amalgamata in un insieme unito, quindi invincibile”




Una lettera ai sindaci di Feltre e Belluno (10.08.2022)

Le Amministrazioni di Belluno e Feltre, Feltre soprattutto, hanno sempre perseguito l'obiettivo di avere o consolidare una “presenza universitaria importante ” in città. L'obiettivo per entrambe è stato carico di difficoltà, soprattutto di ordine locale, divenute nel tempo insormontabili: Belluno da decenni ha smesso di considerarsi città capoluogo, quindi interessata a sostenere anche l'obiettivo di Feltre che d'altronde ha sempre rifiutato di essere la porta d'orata per l'ingresso nelle Dolomiti. Il cenno appena fatto per indicarvi due testi “Testa Mano Cuore” di David Goohart, edito da Treccani e “Un mondo senza lavoro” di Daniel Susskind Bompiani editore, che potrebbero esservi sfuggiti. I due libri partono dal presupposto che il mondo del lavoro subirà un profondo mutamento complice l'intelligenza artificiale, il mondo dei robot, l'economia circolare. Più e più volte nella vita le persone saranno chiamate a cambiare lavoro. Il ritmo scuola e lavoro subirà una profonda trasformazione. Si tornerà a scuola a trenta quaranta cinquant'anni. L'università, per la formazione post laurea di studenti in età adulta, in questa logica di alternanza, dovrebbe adeguare l'impostazione culturale al nuovo mondo dei media, essere gratuita (in prospettiva capace di retribuire adeguatamente i partecipanti). Parimente per le scuole professionale dove la storia dell'arte dovrebbe avere lo stesso livello della materia specializzante. L 'idea che mi permetto di suggerire è di invitarvi a mettere nel vostro “cantiere-progetti a dimensione provinciale”questi due tipi di scuola chiamando a raccolta le tante associazioni sindacali e imprenditoriali, le università che già si occupano di questo tipo di formazione e la Regione.(In attesa del Governo)




L'Amministrazione Provinciale
inutile e gravemente dannosa


A giorni i tanti consiglieri comunali della provincia voteranno per il consiglio provinciale, sarà un voto ponderato Un consigliere porta un numero di voti in base alla consistenza della popolazione del suo comune. Un voto ,quindi, che si consolida con i due comuni di Belluno e Feltre.
I portatori d'acqua delle Terre Alte cornuti e beffati. L'alternativa possibile: la città di Belluno si senta e creda di trarre il suo senso più profondo dalle Terre Alte.
Belluno sia veramente Capoluogo di Provincia e pretenda le deleghe oggi assegnate, con danno, all'Amministrazione Provinciale. (si potrebbe anche pensare ad una legge elettorale simile a quella per i cantoni svizzeri)




Infortuni sul lavoro
Una strage


Infortunio mortale nel cantiere di Rivoli
Massimiliano Paglini: “È una strage silenziosa”

“La strage silenziosa non si ferma e tocca ancora una volta la nostra comunità bellunese”. Queste le parole di Massimiliano Paglini, segretario generale della Cisl Belluno Treviso, alla notizia dell’ennesima tragedia sul lavoro, consumatasi lunedì in un cantiere di Rivoli (Torino), dove un lavoratore di 65 anni di Longarone è morto precipitando dalla gru che stava installando.“Alla tragedia - dice Paglini - si aggiunge il dramma di dover lavorare lontano dalla famiglia per poterla sostenere e di doverlo fare a 65 anni in un cantiere: questa è una follia. Chiediamo a gran voce alla politica e a tutte le istituzioni di fermare questa carneficina e di affrontare con misure adeguate quella che ormai è una vera e propria emergenza nazionale. Servono controlli, azioni di prevenzione, formazione obbligatoria e attenzione da parte di tutti”.




Zanette Noè
info@Quadernibellunesi.it



Lavoro povero?

La distinzione tra la persona che lavora e il lavoro dovrebbe essere nel dna del sindacato, ma anche della politica. Non esiste il lavoro povero, si dirà nel servizio, ma la persona povera. Povera in tutti i sensi perché non guadagna abbastanza e perché spesso è priva di conoscenze adeguate. Una povertà resa permanente dalla mancanza di strutture di formazione per gli adulti.
La formazione professione è il vero antidoto alla povertà. Nel video anche alcuni frammenti di testi tratti da quattro romanzi e un saggio,che parlano del “lavoro” in una prospettiva che guarda al futuro.


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Infortuni sul lavoro
parte prima


Gli infortuni sul lavoro: una piaga atroce nel nostro paese, tre morti al giorno, un numero impressionate di feriti,sofferenze inaudite per le famiglie, un patrimonio di professionalità distrutto, costi immensi per la società.
"Una tantum" i sindacati insorgono, l'opinione pubblica si scatena, il presidente della Repubblica si spende con “ il diritto alla sicurezza”, la politica chiamata in causa offre le solite ricette: più controlli nei cantieri, pene da inasprire per le imprese, lotta serrata ai subappalti ...
In sostanza gli infortuni sembrano, così, essere il frutto di una legislazione inadeguata e pur tuttavia non rispettata dalle imprese e dai lavoratori.
Una analisi sbagliata , che rende quindi difficile contrastare il fenomeno

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Infortuni sul Lavoro
parte seconda

In un servizio precedente sul tema infortuni insistemmo sulla necessità che le le scuole professionali cambino radicalmente volto per garantire a chi ne percorre l'iter la stessa dignità sociale, lo stesso, pur diverso, livello culturale di chi ha scelto di fare un lavoro cognitivo.
Io sono un falegname, io sono un muratore dovrebbe, nella considerazione sociale, non essere un gradino più basso di chi può dire io sono un ingegnere. Nell'iter delle scuole professionali
l'antinfortunistica non dovrebbe essere una materia che si affianca ad altre ma la struttura di base della formazione, come la matematica lo è per 'ingegnere.



L'antidoto agli infortuni sul lavoro
Il lavoro manuale al tempo dell'intelligenza artificiale

Il nostro ciclo di vita da secoli prevede un periodo fisso dedicato all'istruzione e un altro dedicato al lavoro, un terzo alla pensione. Ci occorre dice David Goodhart nel suo libro “testa mano cuore”un modello a rotazione in cui lavoro e istruzione si alternano nel corso della carriera.
Forse, copiando la proposta, il periodo di istruzione potrebbe fermarsi anche un anno prima, ma a tutti dovrebbe essere poi assicurati due semestri non solo gratuiti ma ben retribuiti da prendersi quando la persona ne sentirà la necessità.

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Le preghiere dei fedeli
Pregare o ascoltare?

Le preghiere dei fedeli che "ascoltiamo" durante la messa domenicale, sono in gran parte diseducative, a volte quasi eretiche perché non tengono conto che Gesù nel risorgere ci ha donato lo Spirito Santo.
Scrive Roberto Pasolini nella su "Iniziazione alla preghiera" San Paolo editore: Pregare non significa né piegare Dio ai nostri bisogni,  né piegare noi stessi al cospetto della sua infinita maestà.

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La psicologia del profondo
e dello sviluppo
Il caso dei femminicidi

I continui femminicidi hanno scosse le coscienze di molti, anche della politica.  Come in ogni tragedia legata al tempo, alla strada, all'alimentazione, all’antisemitismo, alle questioni di genere, al femminicidio ecc, tutti hanno pronta la soluzione: “la scuola” dove si dovrebbero aggiungere materie su materie, per "educare" veramente.

La vera tragedia allora rischia di diventare proprio la scuola trascinata da un vento impetuoso e senza direzione che soffia dalla società. Una scuola dove la formazione alla conoscenza critica, alla voglia di sapere, al piacere della cultura, al senso della vita,  si vorrebbe  subordinare agli impulsi del sistema politico-economico-sociale.

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Libri: novità e consigli. Gennaio 2024
I romanzi

Silvia Avallone, Cuore nero, Rizzoli
Julian Barnes, Elizabeth Finch, Einaudi
keiko Yosimura, 108 rintocchi, Piemme
IsraelJ.Singer, A oriente del giardino dell'Eden, Bollati Boringhieri
Horst Kruger, La casa rotta, Rizzoli

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Libri: novità e consigli.  Gennaio 2024
La saggistica

Manlio Graziano, Disordine mondiale, Mondadori
Peter Burke, Ignoranza, Raffaello Cortina
Vittorino Andreoli, La dittatura del denaro, Solferino
Antonio Spadaro, La pagina che illumina, ARES
Giuglio Deangeli, La facoltà di scegliere, Mondadori
Sabino Cassese, Miseria e nobiltà d'Italia, Solferino
Edmondo Bruti Liberati, Pubblico ministero, Pacini

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Libri: novità e consigli. Gennaio 2024
La saggistica storica

Cervantes Fernando, Conquistatori, Modadori
Francois Kersaudi, La lista di Kersten, Einaudi
Frediano Sessi, Oltre Auschwitz, Marsilio
Giovanni Brizzi, Impereium, Laterza
Burkard Bilger, I semi dell'odio e della misericordia, Mondadori

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Scalici Giuseppe, La Centuria, Idrovolante, 2023
Presentazione di FRANCESCO DEMATTE'


Filo conduttore è la denuncia della decadenza moderna e post-moderna, non nel senso della semplice negazione, ma alla luce della riconquista del nucleo originario, sapienziale e, insieme, filosofico e religioso alla base della Civiltà. 
Lo scritto, avvalendosi sia di riferimenti storici oggettivi, sia di situazioni e personaggi immaginari, ma verosimili, vuole porre all'attenzione dell'eventuale lettore alcuni momenti rilevanti dell'Italia del Novecento: la sua riduzione a colonia de facto in seguito all'armistizio del settembre 1943, l'assassinio di Giovanni Gentile, la vicenda di Ettore Majorana, la guerra civile, la subalternità a potenze straniere, l'opaco ruolo della propaganda e dei servizi segreti.

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Il triplice dilemma tedesco

A Berlino si sono resi conto sin da subito anche di altro. E cioè che non solo erano ricattabili da parte di Mosca, ma anche di Pechino. La Germania ha fatto delle esportazioni verso la Cina uno dei pilastri della propria strategia economica, ma questa che è stata la sua grande forza in passato, rischia di trasformarsi nel suo tallone d’Achille, dato che Pechino può usare l’accesso al suo mercato interno come strumento di ricatto.

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Quaderni Bellunesi.Laboratorio di cultura e politica della provincia di Belluno
Realizzato con la collaborazione del Circolo Culturale "Antonio della Lucia"