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Il dibattito ospitato dal Gazzettino su cattolici e politica
Per i cattolici del Centro Sinistra l'idolo da abbattere è
 il "liberismo senza freni"

Il dibattito era stato aperto dalla dott.sa  Donatella Da Corte

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del 2.07.07


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Compito della Politica


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Bolzano di Cortina
Nomi e cognomi di
un disastro annunciato.


Il  Gazzettino
su Cattolici e politica

Marco Perale:
La fiaccola del
cattolicesimo
democratico

Donatella da Corte:
Il cattolicesimo
non è un supermercato

I cattolici di sinistra:
IL nemico
 è
il liberalismo sfrenato


Noè Zanette
il nemico
 è 
l'individualismo sfrenato


Enti Inutili.
Le comunità montane della Val Belluna 


Montagna Montagne

Lettera aperta a
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Feltre
Ascensori per il Centro Storico
Lettera aperta a
Nino Bonan


Feltre
Il No! di Nino Bonan
agli ascensori


Il Ruolo del Sindaco
Intervista a 
Loredana Barattin

Identikit
per un sindaco 
B.I.M.
  La classe dirigente che fu

Maurizio Paniz
Parlamantare di F.I


Loris Scopel
Sindaco di Seren
del Grappa
Forza Italia
Un partito in costruzione


Magdi Allam 

1°: Oriana Fallaci

2°:
Bene
detto XVI.. detto XVI..

3°: Terrorismo...
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La ristorazione.
Belluno tra stelle e mediocrità


L'Ampi contro
Berlusconi

Tutti gli aricoli

 

 

La " Differenza cristiana" di Enzo Bianco luce e ispirazione dei cattolici di sinistra 
Abbiamo letto con attenzione l'intervento di Donatella Da Corte in risposta al ringraziamento di Marco Perale a quanti, anche nel mondo cattolico, hanno sostenuto la sua candidatura alle primarie del centrosinistra. 
Un intervento serio, che merita una risposta costruttiva.
Intanto grazie.
Grazie perché troppo spesso ormai nel mondo cattolico bellunese non si coglie la voglia di discutere e di partecipare, rimboccandosi le maniche e intervenendo in prima persona, come fa chi ha ancora il coraggio di candidarsi o chi espone pubblicamente le proprie idee. 
Ma la complessità del tema richiede, a nostro avviso, qualche ulteriore riflessione.
Chi sta dalla parte della vita? 
Della pace? Della famiglia? Solo i cattolici di destra? Solo i cattolici di sinistra? No. I cattolici, tutti i cattolici, sono chiamati alla faticosa posizione di sostenere con coerenza la fedeltà ai loro valori, in una società sempre più squallidamente votata alla banalità culturale ed etica e ad una logica utilitaristica sempre più lontana dal bene comune. Il problema, sulla base della nostra esperienza, non è tanto e non è solo esprimere un giudizio sui valori di fondo o sulle declinazioni storiche della destra o della sinistra, che hanno avuto dalla storia prima ancora che dal Magistero un giudizio in molti casi di definitiva condanna. 
Questo è scontato.
Come ormai pare scontato che tra i cattolici di destra e quelli di sinistra non ci sia una visione condivisa del modo di vivere la testimonianza in politica nel suo rapportarsi con la laicità dello stato. 
Dicotomia che meriterebbe una più approfondita riflessione sulla presenza del cristiano nella società e sul suo interagire con e nelle istituzioni democratiche che la rappresentano.
La nostra lettura dei segni dei tempi ci porta a stare da questa parte della scena politica proprio perché riteniamo ancora attuale ed urgente quell'appello lanciato da Giovanni Paolo II alla nostra Europa all'indomani del 1989: caduto il Comunismo non è finita la storia ed anzi proprio nel nostro ricco Occidente c'è un nuovo idolo a cui non bisogna cedere.
Il liberismo senza freni e senza regole che sta distruggendo interi continenti, il dio denaro che sta uccidendo le coscienze e le famiglie, il nuovo potere della televisione che impone i suoi modelli negativi a tutti i nostri figli.
L'impegno del cristiano in politica è rompere, per primo, il silenzio incoerente che da molti anni asseconda questi idoli; questo impegno non può che esprimersi nella collegialità, nel confronto, nel dialogo, nell'adesione cioè alle regole democratiche che sono poste a garanzia di tutti, cristiani e non: "Se i principi e le scelte religiose diventassero legge imposta agli altri, avremmo un totalitarismo religioso non dissimile, almeno nelle dinamiche di fondo, dai tanto esecrati atteggiamenti teocratici ed integralisti di altri ambiti religiosi" (Enzo Bianchi in La differenza cristiana).
 Se, per fortuna, la Chiesa è Una, Santa, Cattolica e Apostolica, la Repubblica Italiana, altrettanto fortunatamente, è democratica.
Queste sono solo alcune delle ragioni che, senza cedere a nessuna vecchia ideologia, ci fanno stare da questa parte dello schieramento politico.
Per questo abbiamo sostenuto, ad esempio, la candidatura di Marco Perale all'interno del centrosinistra e per questo continueremo la nostra faticosa presenza ogni giorno, ben sapendo di essere tutti servi inutili ma altrettanto coscienti che questo è il dovere quotidiano che ci impone la nostra vocazione. 
Una vocazione che non si esaurisce all'interesse immediato dell'oggi, ma che ci chiama a guardare al progetto di Dio nella storia, che troverà il suo compimento sul piano escatologico, ma che, se pur da lontano e nell'attesa della parusia, siamo chiamati a perseguire fin da ora nella quotidianità della nostra storia e nella compagnia e nel dialogo con le donne e gli uomini del nostro tempo»

Rosanna Bona, Rita Battiston, Lucia Cassol, Maria Teresa Cassol, Gaetano De Benedictis, Francesco Masut, Giorgio Zampieri.


Enzo Bianchi. 
La differenza cristiana. 
Einaudi 


Giuseppe Dossetti
L'identità del cristiano
EDB
Giuseppe Dossetti 
è il padre nobile
dei cattolici democratici

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