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Gulu, Nord  Uganda
50 bambini orfani necessitano un sostegno
L'appello di Suo Fernanda a "Insieme si Può
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Indice di tutti gli articoli

 

Gulu: Nord Uganda. 

E’ certamente questa la città simbolo di una guerra che ha insanguinato tutto il Nord del paese. 
100 mila i morti, un milione e mezzo i rifugiati costretti per anni a vivere in campi profughi, costantemente minacciati da violenze di ogni tipo ma anche in balìa della fame, della seta, delle malattie. 
25.000 i ragazzi rapiti dai guerriglieri e costretti ad imbracciare un fucile e a macchiarsi di violenze indicibili. 
Decine di migliaia i giovani rimasti orfani.
Ora che da circa 8 mesi è in vigore una sia pur fragile tregua, il divario tra il sud che si è comunque sviluppato e il nord in balia della miseria diventa ancora più evidente e le sue conseguenze sempre più drammatiche.
Al di là delle tragedie portate dalla guerra c’è poi il dramma dell’AIDS. 
Non c’è praticamente famiglia in Uganda che non ne sia compita al punto che il paese, con una media di soli 15,3 anni, è risultato essere "il più giovane al mondo". Questa certamente è una formidabile sfida allo sviluppo del paese, ma dall’altro testimonia anche una straordinaria fiducia nel futuro.
Così come documentato dai tanti progetti a favore dell’infanzia, dagli oltre 1.000 bambini "sostenuti a distanza", dai 1000 bambini malnutriti che ogni giorno ricevono ogni giorno una scodella di latte, dalle scuole elementari, medie, professionali costruite, "Insieme si può..." partecipa attivamente alla costruzione di questa "giovane Uganda".

Durante il loro ultimo viaggio Piergiorgio Da Rold, Stefania Salomon e Flavia Da Rold, hanno tra l’altro raccolto l’appello di Suor Fernanda, responsabile a Gulu del Centro Comboni Samaritan, che, tra le tante cose, si occupa anche dell’assistenza a circa 1500 orfani della guerra e dell’AIDS.Suor Fernanda ha chiesto a "Insieme si può…" un sostegno scolastico per 50 ragazzi. 
Il costo, comprensivo di tasse scolastiche, spese per la divisa e il materiale scolastico, un pasto giornaliero assomma a circa 0,85 euro al giorno (310 euro all’anno).
 L’equivalente di un caffè.
Ed è forse un segno che proprio da Belluno, una delle province più "vecchie" d’Italia, che è uno dei paesi più "vecchi", si stia sviluppando questo "gemellaggio" di condivisione e di fratellanza con il Paese "più giovane al mondo".
Chiunque volesse "sostenere a distanza" uno dei bambini orfani di sr. Fernanda può contattare il nostro ufficio in Via Garibaldi 18 a Belluno (Tel. 0437.291298).

  info@quadernibellunesi.it 

 


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